sabato, marzo 31, 2007

GESU' IL NAZARENO



Sandy Rodella "Stelle Cadenti".

Gesù
Gesù di Nazareth incontra Gesù dei Cristiani in un giardino tra le colline del Libano.
A lungo discorrono, e ogni volta Gesù di Nazareth si allontana, dicendo a Gesù dei Cristiani:
"Caro mio, temo che non saremo mai d'accordo .. mai ...!"

L'uomo veramente religioso non abbraccia alcuna religione.
E colui che ne abbraccia una - non ha religione!

LA FEDE È UN'OASI NEL CUORE,
CHE LA CAROVANA DEL PENSIERO NON RAGGIUNGERÀ MAI!

Mi resi conto che non era un regno ciò che Gesù cercava,
né che da Romani voleva affrancarci.
Il suo regno era quello del cuore.

L'umanità crede che la sua crocifissione sia stata dolorosa...
E tutto quel che l'Umanità ha da offrirgli, sono lacrime, gemiti e lamenti.
Per secoli l'Umanità ha venerato la debolezza nella persona del Salvatore.

Ma il Nazareno non era debole! Era forte e lo è tuttora!
Ma gli uomini rifiutano di prestare attenzione al vero significato della forza.

GESÙ ERA UNA TEMPESTA SCATENATA CHE FRANGEVA TUTTE LE ALI STORPIE
Non temeva i suoi persecutori né i suoi nemici. Non soffrì di fronte ai suoi assassini.
Sfidò tutti i despoti e gli oppressori. Tacitò il male, schiacciò la falsità e soffocò il tradimento.


GESÙ NON VISSE MAI NELLA PAURA, NÉ MORÌ SOFFRENDO O LAMENTANDOSI;
MORÌ CON UN EROISMO CHE SPAVENTÒ I SUOI ASSASSINI E I SUOI TORTURATORI!

Gesù non venne dal centro del cerchio di luce per persuadere l'uomo forte
a divenire un monaco o un sacerdote, ma venne per proclamare su questa terra uno spirito nuovo,
con il potere di sgretolare le fondamenta di qualsiasi monarchia costruita su ossa e teschi umani.

Egli venne per demolire i palazzi sontuosi, costruiti sulle tombe dei deboli, e distruggere gli idoli
eretti sui corpi dei poveri. Gesù non venne inviato quaggiù per insegnare alla gente a costruire
chiese e templi maestosi tra le fredde capanne e i lugubri tuguri dei miserabili.

EGLI VENNE PER FARE DEL CUORE DELL' UOMO UN TEMPIO, DELL'ANIMA UN ALTARE,
E DELLA MENTE UN SACERDOTE.


Questi sono gli insegnamenti per i quali venne crocefisso. E se l'Umanità fosse saggia, oggi si leverebbe
e intonerebbe con forza il canto della conquista e l'inno del trionfo.



Vorresti che ti parlassi di Gesù,
ma come si può raccogliere l'ardente canto d'amore dell'universo
nell'incavo di un'esile canna?


In ogni palpito del giorno Gesù riconosceva il Padre Suo.
Lo scorgeva nel profilo delle nuvole e nelle ombre che esse proiettano sui campi.

Vedeva il volto del Padre riflesso nelle acque tranquille dei laghi montani,
e l'impercettibile impronta del Suo piede sulla sabbia.

Dovresti capire questo non solo con la mente, ma in spirito.
La mente soppesa e misura, ma è lo spirito che penetra il cuore della vita
e ne abbraccia il segreto;
ED IL SEME DELLO SPIRITO NON CONOSCE LA MORTE
Il vento può infuriare e posarsi, e il mare si gonfia e si placa,
ma il cuore della vita è una sfera quieta e immobile e la stella che vi rifulge
NON AVRÀ MAI TRAMONTO!

È Gesù l'uomo che rivelò Dio quale essere di gioia.
MA LA GENTE NON SA ESSERE FELICE CON UN DIO FELICE,
riconosce come suoi solo gli dèi della sofferenza.
ESSI NON SI INNALZANO SINO ALLA DIVINITÀ, MA AL CONTRARIO ABBASSANO LA DIVINITÀ SINO A LORO.
A questa gente piacerebbe rivelare un altro dio smembrato nella foresta, e celebrarne la morte!
È un peccato, un peccato davvero, che essi non abbiano mai prestato orecchio al riso del Gesù.

L'UOMO SOLITARIO È IL PIÙ FORTE DEGLI UOMINI!
In quel momento il Nazareno era più potente dell'intera Sua razza.

L'AMORE È UN SACRO MISTERO
Per coloro che amano è una forza che lascia senza parole.
Per chi non ama invece, non è che un gioco che non coinvolge il cuore.

Gesù aveva a sdegno gli ipocriti, e li disprezzava. La Sua collera li flagellava come una tempesta.
La Sua voce era tuono ai loro orecchi, ed Egli li atterriva. Come talpe nel buio della terra
lavorarono per minare il suo cammino. Ma egli sorrideva di loro, perché ingannare lo spirito non è possibile,
né è possibile prenderlo in trappola.



Gesù non condannava il ladro o l'assassino, ma condannava inesorabilmente l'ipocrita,
il cui volto si cela dietro una maschera.

DI FRONTE ALL'IPOCRITA È CHIUSO E INACCESSIBILE!

I deboli, che tu chiami peccatori, sono come passeri implumi che cadono dal nido.
L'ipocrita è l'avvoltoio che attende sulla rupe la morte della preda.

I deboli sono creature sperdute nel deserto. Ma l'ipocrita non è sperduto.
Lui conosce la via, eppure ride tra la sabbia e il vento.

BEATI I SERENI IN SPIRITO
BEATI COLORO CHE NON SONO SCHIAVI DELLE RICCHEZZE
PERCHÉ SARANNO LIBERI!

BEATI COLORO CHE HANNO FAME DI VERITÀ E DI BELLEZZA
BEATI I PURI DI CUORE PERCHÉ SARANNO UNA COSA SOLA CON DIO

Sii tu stesso la luce del mondo. Non nascondere una fiamma sotto un secchio, falla invece brillare in alto,
affinché faccia luce per tutti coloro che sono in cerca della Città di Dio.

Chi dona sarà ricompensato con maggiore generosità.
E dai a ciascuno secondo i suoi bisogni!

GESÙ IL NAZARENO COME NOI NACQUE E CREBBE
SUA MADRE E SUO PADRE ERANO COME I NOSTRI GENITORI



E come noi Egli era un uomo ...
LO CHIAMANO FIGLIO DELL'UOMO

È Gesù il Nazareno che dimora nel mio cuore, il Poeta che tutti ci rende poeti,
lo spirito che bussa alla nostra porta affinché ci destiamo e lasciamo le nostre illusioni,
entrando verso la forza della verità semplice e lieve.

Il Nazareno voleva che noi vivessimo la nostra ora nell'intensità e nella pienezza dell'amore.
Egli insegnava all'uomo come spezzare le catene della schiavitù per essere libero dal proprio passato.

Spesso mi domando se Gesù fosse un uomo di carne e sangue come noi,
oppure un'idea affacciatasi alla fantasia degli uomini.

Comunque, la corrente di tutti i fiumi del passato, del presente e del futuro non basterebbe a spazzar via
il ricordo che abbiamo di lui. Egli era una montagna che brucia nella notte, ed un tenue bagliore oltre le colline.
Era tuono del cielo, e insieme era sussurro nella dolce foschia dello spuntar del giorno.



Egli era una cascata che si riversa con fragore dalla vetta al piano travolgendo tutto ciò
che incontra lungo il suo cammino. Ed era come un riso di bimbo.
No, Gesù non era un fantasma né una creazione poetica ...


... ERA UN UOMO COME TE E COME ME!

E era un uomo di gioia, e fu sul cammino della gioia che si imbatté in tutte le pene degli uomini.
E SPESSO GESÙ SE NE STAVA SOLO. SI TROVAVA TRA DI NOI, EPPURE NON ERA CON NOI.

Era sulla terra ma era al cielo che apparteneva.
SOLTANTO NELLA SOLITUDINE POSSIAMO PENETRARE LA LANDA SCONFINATA DELLA SUA.

NON C'È PROFONDITÀ AL DI FUORI DELL'ANIMA DELL'UOMO,
E L'ANIMA DELL'UOMO È L'ABISSO CHE INVOCA SE STESSO.


Il Nazareno ha parlato di un Dio troppo grande per essere estraneo
----
all'anima dell'uomo, troppo consapevole per punire e troppo amorevole
*
per serbare memoria dei peccati delle sue creature. Dio è sole in cielo,
fuoco sulla terra e luce nel petto dell'uomo. Non ci serve altro Dio.
*
Conosco colui che rema controcorrente ma non raggiunge mai la fonte, e
colui che percorre tutti i fiumi ma mai non osa di affrontare il mare.
Ma guardami ora, sono un uomo che cammina in sintonia con la vita, e
*
rido con il sole dall'istante in cui appare sul monte fino a quando si
corica oltre le colline. Non mi preoccupo di quanto mi accadrà domani!

Nel cuore del Nazareno scorrevano due torrenti: quello della
consustanzialità con Dio, e il torrente dell'estasi. E nella mia
solitudine io seguii le due rive del Suo cuore. Fu allora che incominciai
*
ad udire il mormorio di quei due torrenti anche dentro il mio petto, e ne
fui felice. Sì, Gesù era un uomo e non un Dio; di qui il nostro stupore
*
tutta la nostra sconfinata meraviglia. Né i Romani né i Giudei non lo
***
hanno davvero capito e non lo hanno compreso neppure i Suoi discepoli
che ora predicano il Suo nome. I Romani lo uccisero, e fu un errore.
I Galilei vollero farne un dio, ed anche quello fu uno sbaglio ...

Ma chi uccise veramente Gesù, se i Romani o i sacerdoti di Gerusalemme. Non furono
i Romani ad ucciderlo né i sacerdoti. C'era il mondo intero a rendergli onore su quella collina ...

Quale fiore, se non il loto, conosce le acque ed il sole?
Quale cuore, se non quello del loto, conosce la terra ed il cielo?
Guarda, amore mio, il fiore dorato che fluttua tra l'alto e il profondo
come facciamo tu ed io, fluttuanti tra un amore che è sempre stato e un
amore che sempre sarà. A Nazareth vive un poeta; come il loto è il suo cuore
e con noi fende le acque del lago.


NON LO VEDI FORSE DOVE IL RAMO DEL SALICE BACIA IL SUO RIFLESSO? È BELLO,
OH MIO AMATO, CONOSCERE LA GIOVINEZZA DELLA VITA. È BELLO CONOSCERE LA SUA
GIOIA SONORA. C'È UN POETA A NAZARETH, CHE ENTRAMBI CONOSCE, E CI AMA.
IMMERGI IL REMO, MIO AMORE E LASCIA CHE IO SFIORI LE CORDE. CHI ERA QUEL
GESÙ DI NAZARETH, E CHE COSA ERA? UN UOMO CHE NON OSÒ TRADURRE IN PRATICA
IL PROPRIO PENSIERO. PER QUESTO SVANI NELL'OBLIO, DIMENTICATO PER SEMPRE...

DA MOLTO TEMPO ORMAI È CADUTO L'ALBERO DEL CEDRO, MA NE PERSISTE
LA FRAGRANZA, E SEMPRE PERVADERÀ DI SÉ I QUATTRO ANGOLI DELLA TERRA.


SMACK!

bambinadallospazio

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2 Comments:

At 16 novembre, 2008 16:36, Anonymous Anonimo said...

caspita!!!!!!!!
quasi per caso sono finito su questa pagina, che è un po' vecchiotta, e mi sono fermato a leggere.
Belline le riflessioni, ma non ho capito una cosa: chi è per te Gesù

ogni bene, franco

 
At 18 novembre, 2008 00:12, Blogger bambinadallospazio said...

Un grande Maestro di Luce!

anche a te ogni bene,grazie per avermi dato l'opportunità di rileggere questo testo,lo avevo dimenticato!

 

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