domenica, settembre 09, 2007

VAFFANCULO DAY AL VATICANO????

"SO DARK THE CON OF MAN!"
(DAN BROWN, IL CODICE DA VINCI)




C'è una cosa su cui vorrei invitarvi a riflettere: trovate veramente giusto che, la domenica mattina, tutte quella gente stia raggruppata sotto un balcone in Piazza S.Pietro, a Roma, a venerare colui che si ritiene l'unico rappresentante di Cristo in Terra?? No, io non lo trovo affatto giusto. Al di là di quello che può essere il concetto di giusto o sbagliato, del tutto relativo, da persona a persona, credo che tutto questo non sia giusto per l'Umanità.
Quella che vedete sotto il balcone del pontefice; quella che vedete andare in chiesa, la domenica; quella che vedete guardarvi male, sol perchè voi avete il coraggio di essere Liberi, è gente che ancora non ha capito chi è che può avere il timone della propria vita. Sono loro, si, e non se ne rendono conto.
Allora io mi chiedo: è bene lasciare che le cose facciano il proprio corso, perchè tutto questo prima o poi finirà e cadrà da sè, in quanto pura finzione, o invece è bene agire, fare qualcosa, per porsi come contraltare, a quest'altare di tuniche e copricapi, che ormai si appigliano al latino, per cercare di sancire una sacralità che- ahiloro- ha fatto il suo tempo??!!??
Mi ero quasi convinta che bisognasse agire ognuno nel proprio piccolo, nell'intimo individuale di ciascuna esistenza, finchè le Coscienze non si fossero risvegliate e l'Uomo non avesse preso piena padronanza di Sè; adesso il dubbio mi sorge, che qualcosa debba muoversi e che ci voglia un vero e proprio movimento, di tutti coloro che a questo stato di cose sono contrari.
Noi abbiamo solo una cosa, meno di loro o che, più appropriatamente, potrebbe offrire loro meno certezze, rendendosi poco allettante, a una prima occhiata:

non abbiamo una Verità assoluta.

Non abbiamo un'unica Verità, sistematizzata secondo moduli e riti e vestitini, che ci può unire e rendere credibili come unico movimento. Ognuno di noi, che ha abbandonato il selciato prestabilito dalle masse, ha scelto di percorrere il suo proprio che, seppure conduca all'unica Meta della Crescita interiore, dell'Ascensione, dell'unica Verità- questa si- che tutti proveniamo da un'unica Sorgente e che noi siamo la Sorgente e che la Sorgente è Amore e dunque noi siamo Amore, ebbene, a parte tutto questo, è un Cammino diverso per ciascuno, con diverse esperienze, mai sintetizzabili in un unico e solo credo.

Noi non abbiamo dogmi,

non vogliamo limiti, consci che i limiti esistono, qualora siamo noi stessi a crearli nella realtà in gioco. Ecco dove potrebbero sorgere le dissonanze: la massa che noi cerchiamo di risvegliare si troverebbe d'un tratto a dover credere o a qualcosa di già schematizzato, che offre già preconfezionata un'esistenza da buon cristiano, povero e sofferente, felice di soffrire, sicuro che questo suo vittimismo lo porterà dritto nel regno dei cieli- beninteso, DOPO la morte;
oppure a un'accozzaglia di gente, che ereticamente propone il crollo del sistema-chiesa, insieme alla paura del giudizio, della morte, della donna, dell'abbondanza in Terra, del sesso.
ERETICI :D Mi viene da ridere!! Saremmo noi,contro uno stato intero, che è molto più grande del Vaticano..questa coscienza pilotata è insita in molta, molta più gente di quanto non si pensi.

Oggi, 9 Settembre 2007 (ieri, a dire il vero), Beppe Grillo ha fatto il suo Vaffanculo Day a Bologna. E se si organizzasse un Vaffanculo Day al Vaticano???

I miei dubbi in proposito non riguarderebbero solo il collante "credibilità", di cui sopra, ma anche qualche altro fattore.
In primo luogo, temo che la gente che potrebbe unirsi a questa sorta di movimento, prima o poi si lasci prendere dalla "febbre del leader", laddove per leader non intendo qualcuno che guidi- come è inevitabile- un progetto di questo tipo, ma qualcuno che pensi di rappresentare una sorta di guru, di maestro illuminato più degli altri, cui fare riferimento; qualcuno, insomma, che andrebbe a sostituire la figura che, proprio poche righe fa, stavo ampiamente screditando...

Nessuna gerarchia, nessuna istituzionalizzazione, nessuna dottrina.
Nessuna religione.. o qualcosa di tutte. Questo deve essere un punto nodale di tutto il discorso. Se un movimento nascerà, dovrà farlo partendo da questi presupposti, perchè una chiesa, quale quella che, forse, Gesù intendeva realmente, sia fondata non sulle mura di un edificio e sulla figura di un unico uomo e un concilio di vecchi ipocriti, attorno ai quali ruotano centinaia e centinaia di vite in catene, ma venga costruita sulle spalle di ognuno di noi, come unici responsabili del nostro Cammino, Maestri di noi stessi, rappresentanti ognuno una parte indefettibile della Sorgente Dio-Dea, di cui siamo emanazioni.

Un'altra perplessità che non mi convince, è che instaurare un movimento anti-tuttoquellochevedeteingiro potrebbe essere visto come un muovere guerra a qualcuno, papa o cardinale che sia. Potrebbe alimentare odio, altri fanatismi, creare qualcosa di incontrollato, che andrebbe a sortire l'effetto opposto a quello voluto: non solo screditerebbe tutti noi, che a fatica cercheremmo di farci strada nelle menti e nei cuori degli uomini, ma giungerebbe, in una eterogenesi dei fini, a "santificare" ancor di più la figura del pontefice, simbolo in tal modo del martire che soffre e viene perseguitato da un mondo che, del tutto lontano dai valori che Cristo ci ha insegnato morendo ( e non vivendo!!!!!), si trasformerebbe nel paladino delle masse, anzichè nel loro aggiogatore.

Il punto è che qui non si ha intenzione di muovere guerra a nessuno, nè di andare "contro" una specifica persona, se non perchè rappresentante un qualcosa che non ha più luogo di esistere.

Le intenzioni e le azioni devono essere pacifiche
,

ponendosi come unico scopo quello dell'elevazione delle Coscienze, per il bene di tutti, senza alcun fine di lucro.

Insegnamo la Fede: non la fede cieca in qualcosa che non puoi chiedere, ma la fiducia in se stessi e nel dio-dea che noi siamo.

Per salvare il mondo dal peccato, cominciamo a insegnar loro che non sono peccatori!

E' solo basandoci su alcuni imprescindibili presupposti che potremo cominciare a pensare a cantare qualcosa di diverso dal solito "angelus" domenicale...qualcosa che smuova i loro cuori, che riattizzi le loro scintille divine!
Io penso che non si debba più stare a guardare, sto sentendo troppe, troppe cazzate provenire da bocche che si dicono ispirate da Dio! Non basta parlare d'Amore e di pace in medioriente; non basta fare l'appello per il rilascio di gente che è stata rapita o pregare e per la salvaguardia del Pianeta! Non basta, se poi dobbiamo sentir parlare di donne che non sono ammesse a servire la messa! Se dobbiamo ascoltare omelie in cui si ammonisce ad aver paura della morte e del giudizio finale o a considerare bene la povertà come condizione indispensabile per il cristiano; o, ancora, a considerare il sesso come qualcosa di abietto e spregevole, se non per il fine della riproduzione, anzichè come mezzo sacro di comunione tra anime e corpi, quale dovrebbe essere! La castità, la povertà, la paura..la paura..chi immette paura in un'altro essere è solo qualcuno che ne cerca il controllo! Chi promette una ricompensa in un regno ultraterreno, ricattandoti mentre sei in vita con mezzi che gli assicurino il controllo della tua anima e della tua mente, è uno schiavista, un ipocrita, perchè lui, per primo, sa bene che ciò che ti dice non è ciò che vuole dio ma ciò che lui vuole.
Dio ti ha lasciato libero..e non per giudicarti alla fine della partita, non sarebbe "leale"..Dio ti ha lasciato libero, perchè SI E' lasciato libero di essere qualcosa di meraviglioso sul piano terrestre. E sarà meraviglioso, qualunque cosa tu decida di fare.

Con Passione,
bambinadallospazio PS: Ovviamente attendo commenti e suggerimenti, per chiarire i dubbi che ho e anche per sentire come la pensate in proposito!!

Etichette: ,

7 Comments:

At 10 settembre, 2007 07:54, Anonymous Anonimo said...

Amata,

"tu non sei sola" significa che sei sempre, in ogni istante, unita a tutto e tutti, una con tutto ciò che è.

Finché ci sarà il pensiero dell'io, ci sarà il pensiero dell'altro, e pertanto divisione, separazione, contrapposizione, paura, poiché la stessa esistenza dell'"altro" limita, si oppone o minaccia l'io.

Tu e il papa e colui che sta sotto il suo balcone a naso in su siete una cosa sola.

Il sole può separarsi dai suoi stessi raggi e da ciò che illumina? Nell'esistenza non esiste "questo" o "quello", ma soltanto "quello che è questo e quello che è quello".

Nell'Essere, tutto è Uno, e ciò che appare non è mai ciò che è.
Le forme dell'oro sono oro, le onde dell'oceano sono oceano, i colori della luce sono luce.

La Coscienza è la Coscienza: in essa non c'è nulla di "altro" poichè senza Coscienza, nulla è.
Se c'è altro, è mente, e la mente fa una cosa sola: mente.
Fra menzogne non c'è alcun grado di verità: anche così, tutto è Uno.

Sii calma, e vedi ciò che causa i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti: qualsiasi cosa tu veda e come lo vedi, dipendono dalla tua prospettiva, e la tua prospettiva dipende dai tuoi pensieri, dai tuoi giudizi, dalle tue aspettative, dai tuoi desideri e dalle tue paure.

Non ci sono verità, ma solo prospettive. Qual'è la tua? Là è dove tu sei e dov'è il tuo mondo che vedi fuori di te, un mondo cui contrapporti o un mondo da salvare.

Non c'è nulla cui contrapporsi e nulla da salvare: Dio non ha bisogno di essere salvato. E può esserci qualcosa o qualcuno differente e indipendente da Dio?
Chi mai esiste per definire o limitare o accrescere Dio?
Anche tu sei Dio, anche il papa è Dio, anche un'ape, un fiore, un cespo di lattuga, una lampadina...: ognuno, ogni cosa è un'espressione di Dio, una forma di Dio. Dio è un sinonimo di Tutto Ciò Che E'.

Con te.

(Danilo)

 
At 11 settembre, 2007 02:54, Blogger bambinadallospazio said...

Grazie per avermi risposto. Probabilmente, ancora una volta sono stata avventata; probabilmente siamo su due gradini diversi della scala evolutiva, e io sono ancora su quello che mi dice "fai qualcosa", mentre tu sei su quello dell'accettazione di tutto ciò che è, proprio perchè tale, in qualsiasi forma. Io credo pure che dio si trovi in ogni cosa, ed è proprio per questo che ho scritto ciò che ho scritto, perchè spinta dall'esigenza di farlo comprendere al maggior numero di persone. E' vero, così facendo, molto probabilmente creo separazione, creo l'illusione dell'"altro"..forse un giorno tutto questo mi sarà più chiaro..Ti dico però una cosa: se dio non ha bisogno di essere salvato, il Pianeta ne ha bisogno, e come ne hanno bisogno le specie vegetali e animali, ne hanno bisogno gli uomini. E io credo che tutti gli esseri che ho elencato siano una manifestazione di dio. Dio, secondo me, sul piano materiale, ha bisogno dell'aiuto di tutti, altrimenti se ne resta a dormire nelle coscienze di ognuno, dimenticandosi quello che è. Parlo di coscienze, e di proposito: a mio avviso ogni coscienza è una cosa a sè, diversa dall'altra, con un proprio bagaglio che la distingue dalle altre, pur restando fermo il fatto che ognuna d esse faccia parte di un'unica Coscienza, per cui siamo tutti collegati. Dio può sbagliare, può piangere, può aver bisogno dell'aiuto di un amico: quando dio si manifesta in un corpo fisico, sì, può aver bisogno d'aiuto.
Forse 1 giorno arriverò a pensarla come te, in fondo-se c rifletti- le due PROSPETTIVE non sono poi così lontane fra loro.. Boh, forse è anche una questione di età, a 25 anni ti sembra di poter cambiare il mondo..
Aspè..va a finire che hai 13anni e sei tipo il bambino di Matrix che piega il cucchiaio con la forza del pensiero..!!!

Grazie di tutto e dell'Amore che sei. Ti abbraccio,

Frà

 
At 11 settembre, 2007 09:02, Anonymous Anonimo said...

Amata,

aggiungo soltanto idee per ampliare la prospettiva, e non c'è altro scopo né contrapposizione possibile.

Tutto quello che dici è giusto poiché, nel Tutto che è tutto, ogni prospettiva è legge ossia manifestazione, creazione, e ciò che è pensato, è.

Così, per la tua percezione, c'è un mondo da salvare separato da Dio, e così animali, vegetali e uomini. Queste sono espressioni, forme, dimensioni ed organizzazioni temporanee di energia, dell'infinita Energia che l'Unica realtà Soggiacente a tutto, in infinite possibilità.

Per cui, sì: "Dio può sbagliare, può piangere, può aver bisogno dell'aiuto di un amico; quando Dio si manifesta in un corpo fisico, sì, può aver bisogno d'aiuto".

Solo, se mi concedi, un suggerimento di prospettiva: Dio non è in un "a parte" dalla Sua creazione, non c'è Dio da una parte e la Sua creazione da un'altra, poiché non esiste uno spazio e un tempo in cui Dio ne sia "fuori", ma la Sua creazione è in Esso. Nulla può esistere all'infuori di Dio, non esiste un fuori, non esiste un dentro, non esiste nulla se non nella limitazione (apparente) della coscienza. Tutte le divisioni, tutte le forme e le limitazioni, sono nella mente. Al di là della mente, tutto è Uno, tutto semplicemente è: non nasce, non trascorre, non muore. E' la mente che si muove, che ha creato l'idea di un soggetto che si muove.
Tempo e spazio, e tutte le apparenti forme in essi contenute, sono energia consapevole di sé fin negli atomi ed ancora infinitamente entro.
Non c'è fine agli "entro" delle cose, poiché non c'è fine e non c'è inizio all'"entro" di Dio. Tutto è entro Dio: non c'è un fuori.

Dunque Dio non può manifestarsi o non manifestarsi in un corpo fisico poichè non esiste un corpo fisico separato da Dio ma sembra soltanto esserci, così come qualsiasi cosa: oggetto e soggetto sono uno. Dio si è apparentemente diviso in un'infinità di versioni di Sé, in Quello che è questo, in Quello che è quello e in Quello che è fra i due.

L’Infinito è onnicomprensivo, sebbene non ci sia niente da comprendere. Non c’è nulla che l’Infinito possa cingere tra le Sue braccia. Unità e Infinito: che "altro" può esserci? Esistono altri sinonimi per Unità e Infinito: c’è amore e c’è gioia. Se ci pensi, non esiste altro. Questo significa, inoltre, che non esiste null’altro da cui distinguere l’Unità. Non esiste un altro. Se l’unica cosa che esiste è l’Unità, non esiste la duplicità. Se l’unica cosa che esiste è l’Infinito, non esiste il tempo né l’assenza di tempo. Esiste l’Infinito, che è proprio troppo vasto per entrare nel tempo. Se esiste soltanto l’amore, che è oltre l’emozione, allora rabbia e paura e invidia e odio sono tutti inventati.

E lo spazio, in cui ci piace pensare di muoverci, è anch’esso immaginario. Noi non occupiamo affatto dello spazio. Il corpo, che definiamo "nostro", sì, ma la materia è in realtà immateriale. Il nostro corpo sta seduto su una sedia, in una stanza, in una casa, in una via, e così via, ma in realtà, non esiste alcuno spazio per noi da occupare: siamo senza spazio e senza tempo.

Veramente non siamo nemmeno delle anime separate, sebbene a causa del linguaggio limitato diciamo così. Esiste un’unica Anima, ed Essa non erra attraverso lo spazio. Esiste il concetto di spazio, ma lo spazio in sé non esiste.
Noi siamo più grandi dello spazio. Siamo più grandi del tempo. Tuttavia, è possibile solo immaginare che siamo più grandi - esattamente come immaginiamo il contrario - in quanto il tempo e lo spazio non esistono, quindi, come possiamo essere "più grandi"?

Non possiamo essere più grandi di alcuna cosa. Nè più piccoli. Non possiamo essere più grandi dell’amore, poiché noi siamo amore. Non possiamo essere più dell’Unità, poiché noi siamo l’Unità. Né possiamo essere di meno. Non esiste il più e non esiste il meno. L’Unità sta da sola, ma non è solitudine. Le folle dei corpi sono solitudine. La separazione immaginaria dall’Unità è solitudine. Separazione e solitudine non possono essere che immaginarie.

Noi viviamo in un mondo immaginario. Noi viviamo in un mondo creato dalla mente limitata. E’ la nostra mente che erra. Il nostro cuore sta fermo. Naturalmente lo fa. Il nostro cuore è Uno col Cuore di Dio, e il Cuore di Dio è Uno col nostro.

Ma questa è soltanto "filosofia".
Nulla cambia per te e per il mondo che percepisci "fuori di te, e anche questo è perfetto così com'è perché è com'è, essendo già esistente in infinite alternative tutte presenti nell'Eterno Presente dell'Essere di Dio.

Dio è infinito, e lo è ogni singola Sua particella, entità, dimensione.

Tutto ciò che vediamo "fuori" di noi è una proiezione, una proiezione della nostra percezione, delle nostre credenze, dei nostri desideri e delle nostre paure. Cos'altro è il desiderio di salvare il mondo, se non la proiezione della nostra paura di non essere salvati, della paura della morte, della paura e del desiderio di essere o di non essere? E quale altro destino ti puoi aspettare per ciò che appare, ossia per ciò che "nasce, si muove e muore"? Anche quello che crediamo essere la nostra identità, la nostra personalità umana, sparirà. Sicuramente la nostra minuscola identità svanirà. La nostra identità come uno che cammina scalzo o come una che porta tacchi alti: questo svanirà. La nostra identità come uno che dev'essere salvato e come uno che salva: questo svanirà. Può svanire solo perché non è mai stato reale. Ciò che è reale, non svanisce mai. Questo è il campo dell’Essere, e noi Lo siamo già: siamo saldamente radicati in questo campo.

Qualsiasi apparizione noi siamo o vediamo essere, noi siamo un Essere di Dio, un'affermazione di Dio, e non possiamo vedere altro che le Sue apparizioni. Dunque ogni apparizione è anche nostra, ogni affermazione è una nostra affermazione.

Non c’è assolutamente alcuna estinzione di noi né di nessun altro essere. Solo le forme compaiono e scompaiono. Tutte le forme sono abiti, costumi di scena, espressioni di ruoli. Tutto il creato è il Suo dono a Se stesso. Fin anche ogni piccolo insetto ha un suo ruolo da recitare perché, nella vita relativa, tutto è un ruolo che viene recitato. Il mondo è un ballo in maschera.

L’intera esperienza nel regno della Terra è un "come se". Nulla è come sembra. Neppure la terra sotto i nostri piedi è come sembra. Neppure il cielo in alto. Neppure le galassie e oltre. La separazione che sperimentiamo non può essere altro che un concetto. Senza il concetto di separazione, non esisterebbe alcun “noi” e, pertanto, non ci sarebbe alcun "loro", né ci sarebbe un “Dio altro da noi e da loro”.

L’Unità non può essere altro che Unità. Non può essere duplicità. E' tutto "come se".

La Verità è quella che rimane quando scompaiono i concetti. L’unica Verità è l’amore. La nostra vera esistenza è amore. Non dobbiamo essere altro che ciò che già siamo: è l’unica cosa da fare, o, meglio, da essere.

Grazie per essere parte del mondo, grazie per essere parte di me, grazie per essere parte di te,
e al di là.

Da amore ad amore,

(Danilo)

 
At 12 settembre, 2007 00:00, Blogger bambinadallospazio said...

Grazie!Terrò presente quello che hai detto.
La tua impaziente,impulsiva,impertinente amica.

C sentiamo eh?? Baci
;)

frà

 
At 28 agosto, 2008 17:36, Anonymous Anonimo said...

Ma chi sono Fra e Danilo?
Come fare a contattarvi?

Forse arrivo tardi....

 
At 23 novembre, 2008 11:06, Anonymous Anonimo said...

carissima,
Hai un animo veramente sensibile, contemplativo, oserei dire con venature mistiche, e ti prego di accettare questo come un complimento. Complimento che non vuol essere una adulazione per ottenere la tua benevolenza. Forse, correggimi se sbaglio e perdonami se ti sembro impertinente o invadente, segno una personalità in grado di amare profondamente. (e qui scatta il suono di molti violini … Tanto per sdrammatizzare).
Qual è il tuo colore preferito? Il mio è il blu profondo l’oltremare. Ti starai domandando che centra? Se hai pazienza te lo spiego:

Poco tempo fa sono stato in un posto (non ti dico dove non lo conosci), un posto stupendo in montagna. Avevo bisogno di stare solo (non ti capita mai, credo di sì)? Da solo per ascoltare il vento, per attendere la notte e fissare le stelle, per sentire la fresca e frizzante aria della sera. Per godermi il silenzio.
Quando sono partito avevo una gran voglia di raggiungere la vetta più alta per poter godere il tramonto in tutte le sue sfumature di colori così caldi, che sembra bruciare tutto il resto e attendere l’aurora per rapire il primo raggio di sole ed essere accarezzato dal primo tiepido bagliore.
Mi ero organizzato proprio bene, avevo preso con me tutto il materiale occorrente: acqua cibo luce coperte, ed ero partito. Fin dal principio la strada si era mostrata impegnativa, ma il primo tratto era in mezzo a un bosco profumato, fitto di alberi di faggio che lasciavano filtrare i raggi di sole; e questa luce che colpiva le foglie, in gran parte ancora verdi, dava un effetto decisamente suggestivo: tutto sembrava rinchiusa in uno smeraldo. Avrei voluto fermarmi, ma non era quello che volevo. Era il mio cuore che mi diceva: questo è il posto, o forse i miei sensi, per godere di un appagamento momentaneo che vuol far tacere il rimpianto per non aver raggiunto la meta fissata o per farla diventare meno importante? Procedetti non senza sforzo, a causa anche della mia pigrizia, ma il bene che mi attendevo era tale che anche il soffrire ne risultava un guadagno. Qualcuno ha detto che l’Amore vero ha questo di particolare la sofferenza gli sussiste accanto. Uscii dal bosco, perché salendo in alto la vegetazione si fa sempre più rada. Fu qui appena fuori dal bosco che vidi una cosa che attirò la mia attenzione: a mezza costa un bagliore dorato sembrava stesse chiamando me! sembrava una sagoma di una persona mentre agita una mano. Giudicando che non avrei perso tropo tempo e che il sentiero nuovo non battuto tutto sommato mi avrebbe comunque successivamente portato alla vetta lo imboccai per correre alla scoperta (ti dico che un po’ di paura l’avevo: non sapevo cosa fosse).
Prima di fare il primo passo mi ricordai di una vecchia guida che avevo incrociato all’inizio della salita. Mi indicò il sentiero da seguire, un sentiero sicuro, “perché” mi disse “la montagna è affascinante ma pericolosa e le altre vie non portano da nessuna parte e alcune non hanno ritorno. La montagna va affrontata con grande rispetto”.
(Forse ti ho già stancata da un pezzo … ma stiamo arrivando)
Ovviamente pensai che quel vecchio babbione non sapesse un bel nulla e che avrei potuto fare io stesso altre strade e partii a incontrare quell’”essere” dorato.
Camminando un bel po’ mi accorsi di aver finito cibo e soprattutto acqua: indispensabile per lunghe escursioni. Per di più ciò che aveva colto il mio sguardo e distratto il mio cuore fu terribile a scoprirne l’entità e non te la voglio mostrare, avrei voluto allontanarmene, ma non potevo, scappare ma ne ero avvinto. Per di più la strada che avevo fatto risultava impraticabile al ritorno e le tracce dell’andata si perdevano in una infida pietraia. Stavo per soccombere alla “cosa” (la voglio chiamare così), quando un forte schiocco (assordante direi) mise in fuga la “cosa” che ormai mi era addosso. Sfinito caddi a terra e una mano mi sollevò. Era quella del vecchio che avevo incrociato prima di partire. Mi disse: “Ti avevo seguito. Mi sei sembrato un ragazzo desideroso, ma la presunzione di fare tutto da solo, del non sapere ascoltare e di trarre delle conclusioni pensando che tanto è lo stesso … ti avrebbe portato a rischiare la vita. Così ti ho seguito e quando sei stato nel bisogno ti ho soccorso”. Mi resi conto che peccato di presunzione e che questa avrebbe potuto essere la causa della mia rovina. Ripresi la strada buona che il vecchio mi aveva indicato e mi voltai per ringraziarlo e salutarlo, ma lui non c’era più! Sparito? Pensai tra me: è forse stata una allucinazione? Un sogno, o forse sono stato io da solo a cavarmela? Proprio in quell’istante mi accorsi di avere profonde ferite che erano state fasciate e la mia borraccia era piena di acqua fresca e profumata. Arrivai alla cima e colsi la bellezza del tramonto, e l’intimità della notte e il ciel Blu profondo risplendente di stelle, mi fece sprofondare in una grande pace. Ma la pace più profonda venne quando capii che non ero solo, il blu profondo di quel cielo mi ricordò il colore degli occhi di quell’uomo, le stelle la sua vitalità e fui rapito dal pensiero che ero nel suo pensiero, nelle sue preghiere. E capii
Il blu profondo.
Domanda
Tu hai mai pregato per qualcuno?
Tu sai se qualcuno, che forse nemmeno conosci ha pregato per te?
E il desiderare che una persona sia felice non è forse anche questo amare?
E desiderare il bene di/per qualcuno senza sperare un ritorno, senza secondi fini, un desiderio non ipocrita, un desiderio semplice solo per l’altro non è forse il più grande amore: tutto dono tutto gratis?
Perché forse anche l’amore fra due innamorati , sebbene viscerale e risonante di vibrazioni in tutto il corpo, non è così puro, così distaccato da ciò che noi ci attendiamo, non è solo dono, ma anche uno sperare in una risposta (a volte anche molto esigente). Se sei onesta, come mi pare di capire dalle cose che scrivi.
Non voglio ingannarti, mi chiamo franco e sono un frate cappuccino. La storia è vera anche se in metafora. Ti scrivo questo perché veramente sono stato colpito dalla tua personalità, ma ti invito a riflettere sul fatto che, se è vero che nessuno possiede la verità tutta intera (nemmeno il papa si arroga questo e la Chiesa tanto meno), la verità esiste e non siamo noi, ci è data e dobbiamo fare uno sforzo per accoglierla così come l’hanno accolta altri prima di noi, nessuno può navigare solo se non ha una meta e un riferimento, se non a prezzo di naufragare.
Il Signore Gesù Cristo lui Sì!!!!!!! Ti ama. Ma se qualcuno non te ne avesse parlato che verità potresti dire su di lui!?!! Potresti dire che ha dato la vita per te se altri prima non te l’avessero detto? Assolutamente.

Grazie per la pazienza e sappi, per quanto ti possa sembrare una cosa bella, che qualcuno ora sta pregando per te!

Puoi risponder mise vuoi, ovviamente non sei obbligata anche via mail: fratefranco@gmail.com
Ancora grazie e pace e ogni bene
Fr franco

 
At 25 novembre, 2008 22:23, Blogger bambinadallospazio said...

ciao franco!
non credo da un bel po' alle coincidenze e ti dirò che erano un paio di giorni che mi ripromettevo di controllare la casella di posta elettronica!Ho fatto bene ;D
Ti ringrazio infinitamente per ciò che di me sei riuscito a cogliere,leggendo ciò che scrivo, e apprezzo anche il tuo breve racconto, che non mi ha assolutamente annoiata ma che,al contrario,ho letto con molta attenzione. Lo avevo intuito che eri un uomo di chiesa o comunque praticante la religione cattolica.
Se davvero dici di avermi Compresa,puoi immaginare che so cosa significhi pregare per qualcuno,o Amare senza aspettarsi di ricevere nulla in cambio.L'Amore di cui parli lo conosco,ma non ritengo che l'Unione tra due corpi sia qualcosa che prescinde da ciò di cui parliamo,perchè meno puro.L'Amore è Uno,quindi totalizzante e comprende le varie forme in cui qui cerchiamo di manifestarlo.Le vibrazioni di benessere, che tu intendi come riferite solo al corpo,io le intendo riferite anche all'anima.L'atto della fusione di due esseri è per me qualcosa di profondamente spirituale,quanto una preghiera.Ovviamente, rispetto la tua opinione in merito,specie se,come frate, hai scelto la castità,ma permettimi di dirti che potresti riconsiderare la cosa sotto un'altra luce,anche solo per capire il perchè io non sono d'accordo sul fatto che il sesso non sia puro.
"Nessuno"-dici tu-"può navigare solo senza una meta di riferimento,se non al prezzo di naufragare": quando io dico che disconosco il papa come capo,non intendo affatto dire che ognuno debba andare alla deriva senza un punto di riferimento.Ognuno di noi,nel corso della propria esistenza,ha avuto o ha tuttora dei maestri ad indicargli la via,ma già altrove (sul blog) mi sono espressa su ciò che per me è il compito di un maestro.Il maestro,a mio avviso,è colui che all'inizio ti insegna a camminare,ma che poi ti lascia andare con le tue gambe;colui che ti ricorda che hai le risposte dentro di te e le hai solo dimenticate;colui che ti dice:anche tu puoi essere un maestro,io sono qui solo per ricordartelo!Ecco,io penso che Gesù abbia voluto fare proprio questo,quando diceva che noi abbiamo la potenzialità per fare quello che faceva lui!
Si,io conosco Gesù perchè qualcuno ha scritto o mi ha parlato di lui,ma mi piace andare a fondo alle cose.Se un giorno qualcuno scrivesse o parlasse di me,tacendo su alcuni fatti che mi riguardano o su alcune affermazioni che stanno alla base del mio pensiero,quello che ho fatto ne uscirebbe distorto,incompleto..a tornaconto di chi, su quello che ho cercato di fare con la mia esistenza, ci vuole campare a scapito di altra gente.Allora sarebbe bello se qualcuno si chiedesse:ma Francesca cosa avrà voluto dirci?
Perdonami,ma non mi sento presuntuosa nell'affermare queste cose e nel negare ogni minima forma di presunzione in quello che penso e che porto avanti.Come te,anche io sono sul Cammino,ho conosciuto le valli e i boschi,le strade impervie,le strade che sembravano senza uscita..Ho visto e ho Sentito,parlo così per questo.Dici che la verità non siamo noi,ma ci è stata concessa e dobbiamo scoprirla,d'accordo.Ma se aggiungessi:la Verità è l'Amore,noi cosa siamo?Se è vero che siamo Amore,saremo anche Verità.Il fatto è che noi siamo perennemente tutto questo,in mezzo ci sta la presa di coscienza di esserlo (quella che tu chiami possibilità di scoprire la verità).Parliamo della medesima cosa,ma io mi riferisco a ciò che E', tu a ciò che sembra: sembra che siamo maschio e femmina:nel sesso forse capiamo di essere UNO;sembra che non conosciamo la Verità:non esistendo divisione tra noi e l'Amore(DIO),siamo SEMPRE la Verità.
Grazie per esserti soffermato nel mio spazio!Ti abbraccio fraternamente!!
fra-bambinadallospazio

 

Posta un commento

<< Home